lunedì 7 luglio 2008

Germania :30 miliardi per energia eolica dal mare





Berlino, 7 lug (Fonte: Velino) - Parallelamente al G8 di Sapporo, la Germania mette in cantiere investimenti per 30 miliardi di euro nel settore dell’energia eolica per ridurre la dipendenza dal petrolio. Lo ha annunciato il ministro dei Lavori Pubblici, il socialdemocratico Wolfgang Tiefensee, intervistato dal Welt am Sonntag. Il progetto, concordato dalla mano pubblica d’intesa con gli operatori privati del settore, prevede la costruzione fino a 30 turbine offshore nelle acque territoriali tedesche nel mare del Nord e nel mar Baltico, con le fondamenta a una profondità di 30-40 metri. Il costo preventivato è di circa un miliardo di euro per ogni “torre del vento”. La costruzione dei primi impianti inizierà entro quest’anno davanti a Borkum, l’isola più grande dell’arcipelago delle Frisone nel mare del Nord all’altezza della Bassa Sassonia.

Il ministro Tiefensee ha spiegato che si tratta di un primo passo affinché “entro l’anno 2030 la produzione di energia eolica raggiunga in Germania una capacità di 25.000 megawatt”. Le prime duemila turbine offshore di prossima realizzazione dovrebbero generare complessivamente quasi 11.000 megawatt. In Germania finora sono entrate in attività solo due turbine marine a poca distanza dalla costa a Warnemünde nel mar Baltico e a Emden nel mare del Nord. Quest’ultima è la più potente con una capacità di 6 megawatt. ***

Il “parco marino del vento” annunciato dal ministro Tiefensee s’inquadra nel pacchetto di provvedimenti per il potenziamento delle energie rinnovabili approvato dal Bundestag lo scorso 5 giugno. Il pacchetto è stato messo a punto dopo lunghe trattative nella maggioranza di governo e prevede il raddoppio della produzione di energia elettrica generata con sistemi ecocompatibili alternativi al petrolio dal 14 per cento dell’anno 2007 al 30 per cento entro il 2020. (Enzo Piergianni) 7 lug 2008

commento:
e a quando il nostro parco marino? L'Italia ha forse meno mare della Germania (o meno sole?). Perchè in Germania la classe politica vede ben chiaramente la direzione da prendere in merito alla produzione di energia, mentre noi sottostiamo quotidianamente nell'incertezza e nell'arretratezza culturale (anche di comitati di cosiddetti ambientalisti pronti a tutto pur di infangare la tecnologia dell'eolico e pur di mantenere un insostenibile status quo dell'energia italiana).
Intanto, per ricordarcelo, sul fronte dell’energia verde la nostra bella Nazione stenta a decollare. Nel 2006 ha segnato uno dei livelli più bassi mai registrati (16,6% produzione del settore elettrico), rimanendo lontana dai target fissati da protocollo di Kyoto e Unione europea. Finchè un bel giorno qualcuno si sveglierà dal torpore e prenderà a pretesto del ritardo nell'affrontare l'annosa questione energetica, l'unica soluzione possibile nel correre ai ripari, il ricorso al NUCLEARE o al cosiddetto CARBONE PULITO... yuhuuu

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