martedì 25 maggio 2010

UN NO DECISO E CORALE CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO


Quando si smetterà di tutelare gli interessi dei "furbetti" e della "mala" a scapito dei liberi cittadini di questo stato?


Comunicati stampa LEGAMBIENTE
Fonte: www.legambiente.eu
25/05/2010 15:07 Depotenziare le intercettazioni è immenso regalo alle ecomafie
Scandali ambientali svelati da questo strumento d’indagine


“I grandi scandali ambientali, dal cemento impoverito, alle navi dei veleni e altri traffici di rifiuti, sono stati svelati da intercettazioni telefoniche. Depotenziare questo strumento d’indagine significa fare un immenso regalo alle ecomafie”.
Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente e responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità, commenta così il disegno di legge sulle intercettazioni la cui discussione in Aula al Senato è stata fissata al 31 maggio.
Ricordiamo, per fare solo qualche esempio, la famosa intercettazione del dialogo tra due boss, in merito a rifiuti tossici scaricati in mare, contenuta negli atti delle inchieste della Direzione Investigativa Antimafia: “Basta essere furbi, aspettare delle giornate di mare giusto, e chi vuoi che se ne accorga? - E il mare? - Ma sai quanto ce ne fottiamo del mare? Pensa ai soldi, che con quelli il mare andiamo a trovarcelo da un’altra parte…”.
Ma anche l’inchiesta “Arca”, della Dda di Reggio Calabria sui lavori della Salerno-Reggio Calabria, in cui uno dei tecnici intercettati dai magistrati, alla richiesta di un operaio che prospetta aumenti di costi in un cantiere, risponde: “No, no, no, mettigli mondezza, mettigli porcherie, tutto quanto...”. E più avanti: “Là stanno proseguendo, dovrebbero essere a buon punto, perché ieri ho fatto il conto e hanno portato circa 800 metri cubi solo ieri. Di mondezza”.
Sempre in provincia di Reggio Calabria, durante la costruzione della scuola pubblica Euclide di Bova Marina, viene intercettata la conversazione tra il boss del reggino Salvo Corsaro e il suo compare Terenzio D’Aguì: “Metti meno cemento e più sabbia” raccomanda il primo. E quando l’altro protesta per l’imbroglio, lo fa solo perché con troppa sabbia metterebbe a rischio non la vita degli scolari, ma la pompa idraulica: “A 200 chilogrammi non lo pompa, e che meno di 250 chilogrammi non lo può pompare perché altrimenti rischia di bruciare una pompa del valore di 300 mila euro per gettare il cemento a 200 chilogrammi”.
Proprio grazie a intercettazioni come queste sono stati scoperti traffici e reti di illegalità e portate avanti indagini importanti. Ecco perché Legambiente si appella ai parlamentari e a tutte le forze politiche affinché venga salvaguardata la possibilità di intercettare, per non compromettere la possibilità d’azione della giustizia, per la tutela del bene comune e contro le ecomafie.

link utili
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comunicato 100 strade per giocare


100 strade per giocare 2010
ottava edizione 23 maggio 2010
dalle 10.30 alle 17.00
piazza omegna e via colombo (quartiere san fereolo) a Lodi

In tutta Italia Legambiente dà spazio e voce a tutti i bambini, proprio tutti! L'edizione 2010 sarà dedicata, infatti, al tema della mobilità: giochi tradizionali per una riappropriazione comune del territorio, delle strade e delle città. Per dire che per chiunque la sicurezza è poter attraversare una strada senza rischiare di essere investiti, camminare su un marciapiede senza essere ostacolati dalle automobili in sosta selvaggia, respirare senza pericoli per la salute derivanti da traffico e smog...
100 Strade per Giocare, quindi non solo come momento per goderci una città più bella e pulita ma un'opportunità per restituire strade e piazze ai cittadini, per ripensare gli spazi pubblici in modo che siano più fruibili da tutti, per promuovere ed incentivare una mobilità più sostenibile che tenga conto anche delle esigenze dei più piccoli.
Insomma, come tradizione vuole da 15 anni, 100 Strade per Giocare... sarà una festa per tutti, grandi e piccoli, senza esclusioni.
In Lodi l'iniziativa giunta ormai alla sua ottava edizione, viene proposta per il secondo anno consecutivo nel quartiere di San Fereolo, confermando la proficua collaborazione cone con il doposcuola popolare dell'associazione Pierre. Il Circolo Lodiverde crea grazie a queste iniziative sinergie positive con le realtà che direttamente vivono il quartiere e lo modificano nel continuo e costante impegno verso il miglioramento.
Le problematiche legate all'iniziativa sono problematiche ormai comuni in molte zone della città, si va dalle auto quotidianamente in divieto su strisce pedonali e ciclabili, al problema del traffico, della piccola mobilità e del rispetto delle basilari regole del codice della strada. il quartiere ha certamente punti di forza e debolezze che i residenti conoscono bene: ad esempio il parchetto nella zona della muraglia viene ancora trascurato ma si tratta di un intervento che ha grandi potenzialità per i residenti. Buoni risultati anche sull'introduzione del doppio senso per la pista ciclabile e sullo stesso parchetto, inoltre nel quartiere è presente anche un centro di aggregazione giovanile. Le premesse per un quartiere finalmente a misura d'uomo ma soprattutto di bambino ci sono tutte.
Durante la giornata saranno presenti almeno una ventina di animatori di Legambeinte che faranno giocare i giovani di ieri e di oggi sia con i "classici" giochi di strada (mondone, bandiera...) sia con giochi realizzati grazie all'impegno serale dei soci (sotto la supervisione di Annamaria e Rossella), che hanno approntato e preparato novità quali il minigolf, il domino gigante, realizzati interamente con materiali di recupero e personalizzati in occasione dell'iniziativa.
Esempi di giochi: bowling, shangaii gigante, mondone, domino gigante, memory gigante, minigolf, twister.
Sempre nel quartiere contestualmente è stata preparata una mostra fotografica sul realizzata in collaborazione del doposcuola, in grado di mostrare per immagini gli aspetti negativi e positivi del quartiere, esclusivamente dal punto di vista dei bambini che lo vivono.
Altre attività previste: laboratorio creativo con legno di recupero.
merenda alle 16:30 con prodotti offerti dai negozianti del quartiere e dagli abitanti
giocolieri di strada L'iniziativa gode del patrocinio Comune di Lodi e della collaborazione con L'Erbolario Lodi, ed è stato grazie e soprattutto alle realtà dislocate nel quartiere che viene realizzata; sono proprio gli stessi
piccoli commercianti quali Dolce Lodi, il Punto SMA Zibardi, il Bar Trattoria Giardino, il Panificio Volpi, il fruttivendolo Giusy e Lella, a portare un contributo a 100 strade con i prodotti per la merenda dei bambini.

sabato 22 maggio 2010

Banchetto in piazza della Vittoria a Lodi







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venerdì 21 maggio 2010

100 strade per giocare - 23 maggio


In tutta Italia Legambiente dà spazio e voce a tutti i bambini, proprio tutti! L’edizione 2010 è dedicata, infatti, al tema della mobilità: giochi tradizionali per una riappropriazione comune del territorio, delle strade e delle città. Per dire che per chiunque la sicurezza è poter attraversare una strada senza rischiare di essere investiti, camminare su un marciapiede senza essere ostacolati dalle automobili in sosta selvaggia, respirare senza pericoli per la salute derivanti da traffico e smog…
100 Strade per Giocare, quindi non solo come momento per goderci una città più bella e pulita ma un'opportunità per restituire strade e piazze ai cittadini, per ripensare gli spazi pubblici in modo che siano più fruibili da tutti, per promuovere ed incentivare una mobilità più sostenibile che tenga conto anche delle esigenze dei più piccoli.

Insomma, come tradizione vuole da 15 anni, 100 Strade per Giocare… sarà una festa per tutti, grandi e piccoli, senza esclusioni.

Eccoci giunti all'ottava edizione di 100 strade per giocare in LODI.

DOMENICA 23 MAGGIO 2010, dalle 10.30 alle 17.00

Piazza Omegna e Via Colombo (quartiere San Fereolo, Lodi)

Giochi per grandi e piccini!

shangai gigante, twister, minibowling, domino gigante, minigolf, mondone, memory gigante, laboratorio creativo, giga scacchiera e tanto altro!


e inoltre: clown, giocolieri, piccola mostra fotografica sul quartiere e momento creativo con materiale di recupero a cura di Alfano (street artist)

L'iniziativa è realizzata con il patrocinio del Comune di Lodi, grazie a Erbolario Lodi e in collaborazione con il Doposcuola Popolare (Associazione Pierre)

n tutta Italia Legambiente dà spazio e voce a tutti i bambini, proprio tutti! L’edizione 2010 sarà dedicata, infatti, al tema della mobilità: giochi tradizionali per una riappropriazione comune del territorio, delle strade e delle città. Per dire che per chiunque la sicurezza è poter attraversare una strada senza rischiare di essere investiti, camminare su un marciapiede senza essere ostacolati dalle automobili in sosta selvaggia, respirare senza pericoli per la salute derivanti da traffico e smog…
100 Strade per Giocare, quindi non solo come momento per goderci una città più bella e pulita ma un'opportunità per restituire strade e piazze ai cittadini, per ripensare gli spazi pubblici in modo che siano più fruibili da tutti, per promuovere ed incentivare una mobilità più sostenibile che tenga conto anche delle esigenze dei più piccoli.
Musica , spettacoli e danze.
Insomma, come tradizione vuole da 15 anni, 100 Strade per Giocare… sarà una festa per tutti, grandi e piccoli, senza esclusioni.

NON MANCATE

mercoledì 12 maggio 2010

NO NUKE!!!!!!




Il nucleare in Italia non serve
La crisi economica ha rallentato la crescita dei consumi elettrici e reso più rilevante l’apporto delle fonti rinnovabili che potrebbero produrre nel 2030 dal 39 al 45% dell'elettricità consumata. In questo scenario, viste le nuove centrali convenzionali in costruzione e già progettate, non c'è spazio di domanda aggiuntiva per nuove grandi centrali nucleari almeno fino al 2030. A sostenerlo è il rapporto "Scenari elettrici post crisi al 2020 e 2030" redatto dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Lo studio analizza due scenari elettrici alternativi: uno più ottimista (scenario blu) che prevede un miglioramento di efficienza energetica e uno più pessimista (scenario grigio) che ipotizza un peggioramento dell'efficienza energetica nel settore elettrico. In entrambi i casi si prevede un forte aumento delle fonti rinnovabili che, mantenendo il trend di crescita in atto, raggiungerebbero nel 2020 la produzione di circa 107 miliardi di chilowattora e potrebbero poi superare 165 TWh nel 2030.
Il Rapporto reputa più probabile lo scenario blu perché coglie tendenze già avviate prima della crisi. Nell’ipotesi quindi di una crescita dell’efficienza elettrica (scenario blu), l'incremento dei consumi di elettricità sarebbe dimezzato rispetto al decennio precedente. Con questo scenario si ritornerebbe ai consumi elettrici pre-crisi (del 2007) solo nel 2020. Nello scenario blu migliorerebbe l'efficienza energetica del Pil (da 261 chilowattora ogni mille euro di Pil nel 2010, a 240 nel 2030), vi sarebbe una riduzione della produzione di elettricità da combustibili fossili e le emissioni di CO2 si ridurrebbero, rispetto al 2005, del 20% nel 2020 e del 26,7%% nel 2030. In questo contesto servirebbero centrali elettriche con una potenza totale di 70,6 GW nel 2020 e 77 GW nel 2030. Ad oggi sono già funzionanti centrali per 76 GW e grazie a quelle nuove in costruzione si potrebbe giunger a un eccesso di capacità produttiva di elettricità che renderebbe superfluo e quindi rinviabile la costruzione delle altre centrali già progettate e in fase avanzata di autorizzazione.
Nello scenario grigio, invece, si registrerebbe una crescita del consumo di elettricità significativo, ma comunque minore di quella del decennio pre-crisi, con un peggioramento dell'efficienza elettrica del Pil. In questo scenario aumenterebbe la produzione di elettricità da combustibili fossili e le emissioni di CO2 diminuirebbero in modo insufficiente: nel 2020 del 10,3% rispetto al 2005, la metà rispetto agli obiettivi europei del 2020. Il fabbisogno di potenza elettrica al 2020 per fornire l'elettricità richiesta alla rete sarebbe di circa 76 GW che può essere soddisfatto con le centrali esistenti e con le nuove centrali termoelettriche convenzionali, per circa 5,2 GW, già in costruzione. Nel 2030 il fabbisogno di potenza elettrica sale a circa 87,6 GW: con l'aggiunta degli ulteriori impianti già autorizzati e non ancora in costruzione e quelli con progetti definiti ed in fase avanzata di autorizzazione, si potrà coprire tranquillamente il fabbisogno di potenza elettrica a quella data.
Secondo la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in entrambi gli scenari il fabbisogno di energia elettrica potrebbe essere soddisfatto senza fare ricorso al nucleare. Dopo i cambiamenti in parte prodotti, in parte accelerati, dalla crisi, viste le nuove centrali convenzionali in costruzione o già in fase di autorizzazione e visto lo sviluppo delle rinnovabili, non c'è spazio per un forte aumento della potenza elettrica installata come quella di nuove centrali nucleari, almeno fino al 2030. Il Rapporto suggerisce poi, per il 2020 e per il decennio successivo, di non puntare sul nucleare e per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, converrebbe sviluppare e applicare alle centrali a carbone esistenti la cattura e sequestro della CO2(CCS): una tecnologia innovativa, con grandi potenzialità di sviluppo.

Fonte:
Legambiente