mercoledì 3 marzo 2010

Parcheggi bizzarri sempre tra pista ciclabile e marciapiedi... contromano!

 
E i controlli?
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Raccolta differenziata a Lodi? Si grazie

 

A quando il porta a porta?
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mercoledì 3 febbraio 2010

Auto contromano in divieto

 

Questa batte tutti i record: CONTROMANO, in parte su marciapiede, in parte su PISTA CICLABILE e giusto a ridosso del cartello che indica il DIVIETO DI SOSTA. Stessa urgenza... questa volta dal tabaccaio
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Auto in divieto e contro mano

 

Quest'auto, naturalmente per questioni di vitale importanza, è lasciata sulla pista ciclabile, a ridosso di un incrocio e per di più contromano, sempre in via san bassiano
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Auto in divieto su ciclabile...

 

nuovo parcheggio volante in via san bassiano... il tempo di un caffè.. e intanto la ciclabile è sempre occupata
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sabato 30 gennaio 2010

Una “maratona” per approvare il Pgt


Un proverbio africano recita:
"Vede più lontano un vecchio seduto che un giovane in piedi"

Tris di consigli per varare il documento urbanistico, intanto l’opposizione sale sulle barricate
Una “maratona” per approvare il Pgt

Una “maratona” per il via libera al Piano di governo del territorio di Lodi. Tre consigli comunali in pochi giorni per licenziare il documento che ridisegna il futuro urbanistico della città. Si parte sabato 6 febbraio (ore 9,15), poi lunedì 8 e mercoledì 10 febbraio (ore 20,30). Sono le ultime date utili per la convocazione dell’assemblea, in via ordinaria, prima della scadenza del mandato amministrativo. Al primo punto, tra gli argomenti iscritti per la discussione, la proposta di adozione del Pgt. Arriva dunque alle battute finali il testo destinato a sostituire il Piano regolatore generale, che nel suo impianto attuale risale a oltre 20 anni fa (fu infatti approvato nel 1989). A conclusione di un percorso avviato alla fine del 2005 e che tra i principali passaggi ha visto nel 2008 l’approvazione del documento di inquadramento urbanistico e nel 2009 l’avvio del procedimento di valutazione ambientale strategica, nella mattinata di ieri la giunta Guerini ha deliberato la presa d’atto di tutti i documenti che compongono il Pgt. Dopo il passaggio in consiglio comunale, in caso di adozione, si apriranno quindi i termini di pubblicazione, per consentire la presentazione di eventuali osservazioni. Il testo si articola in documento di piano (in cui sono individuate le destinazioni d’uso delle aree e in particolare le aree di trasformazione), il piano dei servizi (con la previsione delle nuove strutture e infrastrutture di interesse pubblico) e il piano delle regole. «Il nuovo Piano di governo del territorio - spiega il sindaco Lorenzo Guerini - è improntato ai criteri fondamentali della limitazione dell’uso del suolo e del controllo dell’espansione degli insediamenti, insieme all’aumento delle superfici destinate a servizi pubblici, in particolare il verde attrezzato».L’opposizione ha già annunciato che per protesta non parteciperà al consiglio comunale. Pdl e Lega nord hanno fatto sapere che rimarranno fuori dall’aula. Entreranno probabilmente solo per la lettura di un documento politico. «Avevamo chiesto più tempo per la condivisione. E ci è stato negato. Il procedimento è stato portato avanti a tappe forzate. Il testo alla fine è il programma elettorale di Guerini», attacca Mauro Rossi della Lega. Gianpaolo Ceresa, capogruppo Pdl, aggiunge: «Hanno avuto tempo cinque anni per portarlo in aula e lo fanno alla ultima data utile, questa è solo campagna elettorale. Non vogliamo prestarci a tutto questo». Infine il candidato del centrodestra per le comunali, Sergio Tadi, ha fatto sapere che in caso di vittoria il Pgt verrà rivisitato in diversi punti: «Valuteremo le osservazioni e faremo i necessari approfondimenti, sugli aspetti che riteniamo critici». In vista dei tre consigli comunali sono stati fissati anche altri punti all’ordine del giorno, tra cui una variazione al bilancio di previsione 2010, il piano per la società che si occuperà della realizzazione degli edifici universitari e la revisione del contratto calore, oltre a mozioni e interrogazioni. Matteo Brunello

Fonte: Il Cittadino di Lodi, 30/01/2010

giovedì 21 gennaio 2010

Il documento di Piano di Governo del territorio non ci piace, si poteva fare di più e meglio

Fonte: Il Cittadino - 21/01/2010 - www.ilcittadino.it

Legambiente boccia il documento e chiede al comune di rinviare la discussione dopo le elezioni
«Stop al Pgt, un’altra colata di cemento»
n Legambiente critica aspramente palazzo Broletto per i contenuti del Piano di governo del territorio e per la totale assenza di un confronto pubblico sull’argomento. «Chiediamo che l’adozione del Pgt venga rinviata a dopo le elezioni comunali, nell’attuale proposta in discussione ci sono gravi lacune di metodo, di merito e di opportunità politica». Si tratta della seconda richiesta di stop al Pgt dopo quella dell’opposizione di Pdl e Lega, che avevano chiesto un confronto più aperto sul futuro urbanistico della città. Adesso l’associazione ambientalista sottolinea che la partecipazione dei cittadini è espressamente prevista dalla normativa regionale. Inoltre, ritiene che la documentazione pubblicata nelle settimane scorse sul sito del comune - materiale su cui la cittadinanza era chiamata a esprimersi - sia palesemente incompleta e, per stessa ammissione dei redattori, provvisoria. A suscitare le polemiche è soprattutto l’“avanzata del cemento” che caratterizza il Pgt: «Legambiente si batte da tempo contro il consumo di suolo - dichiara Dario Tansini, presidente del circolo Lodiverde -, un bene comune fondamentale da preservare, ed è promotrice di una proposta di legge regionale di iniziativa popolare per frenare la cementificazione del territorio in Lombardia. Questo Pgt si muove nella direzione opposta, non è certo a basso consumo di suolo né prevede sufficienti interventi compensativi: sono quasi 300.000 i metri quadrati interessati da trasformazioni residenziali e una quota molto maggiore che sarà occupata per gli insediamenti produttivi. Considerato che solo il polo funzionale “Parco produttivo di San Grato” occupa 800.000 metri quadrati e il polo del Business Park circa 400.000, si teme che verrà saturata quasi completamente l’area oltre la tangenziale».Legambiente ha segnalato all’amministrazione quelli che considera errori e omissioni, sostenendo che nel caso in cui il comune non dovesse correre ai ripari, gli atti potrebbero essere impugnati presso il giudice amministrativo. L’associazione ambientalista esprime poi una valutazione di carattere politico e rivolge un appello alla giunta Guerini: «Oltre alle criticità che abbiamo sollevato e che ribadiamo - conclude Tansini - fatichiamo a comprendere come si possa sottoporre un documento di questa portata e importanza all’esame del consiglio comunale a pochi giorni dall’apertura ufficiale della campagna elettorale. Nonostante ci siano elementi positivi all’interno del documento di piano, ad esempio l’impegno mantenuto nel preservare l’area del Pulignano, risulta difficile condividere un Pgt per il quale la partecipazione, o meglio la raccolta di idee e documenti strategici, sia stata ridotta alla compilazione di un questionario di un paio di pagine; alcune associazioni ma soprattutto i cittadini non ci risultano siano stati coinvolti. Chiediamo che questa proposta venga rivista e ridiscussa attraverso un ampio coinvolgimento della città e messa in votazione all’inizio del prossimo mandato».Greta Boni

In allegato le osservazioni di Legambiente al PGT - Piano di Governo del Territorio

domenica 17 gennaio 2010

Nuovo taglio di alberi a Lodi

 

 

 

 


Località Faustina - zona limitrofa all'ex campo dedicato al tiro con l'arco... la' dove c'era l'erba ora c'è...
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mercoledì 13 gennaio 2010

Colonna di fumo nero alla Baerlocher di Lodi

 

immagine ravvicinata della colonna di fumo
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Colonna di fumo nero alla Baerlocher di Lodi

 
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probabilmente ci sono stati feriti e speriamo solo non siano in gravi condizioni e non ci siano gravi conseguenze per l'ambiente e l'aria; la colonna di fumo nera non lascia presagire nulla di buono, in ogni caso rimaniamo in attesa di verifiche e informazioni

Colonna di fumo alla Baerlocher di Lodi

 

le immagini non hanno bisogno di commenti... probabilmente ci sono stati feriti e speriamo solo non siano in gravi condizioni e non ci siano gravi conseguenze per l'ambiente e l'aria; la colonna di fumo nera non lascia presagire nulla di buono, in ogni caso rimaniamo in attesa di verifiche e informazioni
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mercoledì 30 dicembre 2009

Auto fresca

Foto fresca del giorno...postate gente postate



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lunedì 28 dicembre 2009

Parcheggi abusivi,papaveri e fave

Nonostante l'assenza di traffico e gli spazi parcheggio completamente liberi,i lodigiani danno sfoggio della loro abilita' di automobilisti provetti, consapevoli del fatto che verrebbero multati solo sulle strisce giallo blu.

Foto di ieri,via Lodivecchio,su pista ciclabile



Foto di oggi,tra strisce e pista ciclabile,via san bassiano



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venerdì 4 dicembre 2009

Lodi, a quando una seria politica per la raccolta differenziata?


Il capoluogo bocciato dalla classifica di Legambiente
Nella classifica dei “comuni ricicloni” non c’è posto per la città del Barbarossa: i suoi abitanti sono troppo indisciplinati e non si impegnano abbastanza con la raccolta differenziata. Lodi si ferma così al 40 per cento, un punteggio che Legambiente considera insufficiente per entrare nell’Olimpo degli ecocompatibili: la soglia da superare è pari al 45 per cento e il comune capoluogo resta dunque lontano da questo obiettivo. - fonte: ilcittadino

A nostro avviso non si tratta unicamente di indisciplina da parte dei cittadini, ma di metodo di raccolta insufficiente e scarsa qualità nella comunicazione ambientale nonchè nello studio di strategie educative per il miglioramento della raccolta differenziata.
Le scelte operate negli ultimi anni non sono bastate; per sperare in un impegno da parte dei cittadini occorre operare per una responsabilizzazione delle scelte individuali e collettive. Ma a Lodi, esattamente come per il rispetto delle norme del codice della strada e le questioni legate alle multe scarsamente elargite dalla polizia municipale, sembra che si preferisca "chiudere un occhio" ...

giovedì 17 settembre 2009

Presentazione Puliamo il Mondo



SPOT RADIO
SPOT RADIO

Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine.

Puliamo il Mondo è un'iniziativa di cura e di pulizia, un'azione allo stesso tempo concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili.
Puliamo il Mondo 2008: un grande successo

Alla quindicesima edizione di Puliamo il Mondo hanno aderito 1.800 comuni e circa 500.000 volontari – tra famiglie e associazioni, insegnanti e studenti - che si sono rimboccati le maniche per ripulire 5.000 aree da rifiuti abbandonati. Ancora una volta è stata l’occasione per ribadire come, attraverso la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, questi ultimi possano trasformarsi in risorse utili per la nostra economia e il nostro ambiente.
Le origini: Clean up the World

Puliamo il Mondo è conosciuta a livello internazionale come Clean Up the World, una delle maggiori campagne di volontariato ambientale nel mondo. Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall'incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo.

La campagna ha avuto origine dalla collaborazione tra Clean Up Australia e l'UNEP (United Nations Enviroment Programme), legate dal comune obiettivo di estendere su scala globale quanto proposto dall'iniziativa Clean Up Sydney Harbour Day, realizzata in Australia nel 1989.

Clean Up Sydney Harbour Day e, successivamente, Clean Up Australia sono stati ideati dal costruttore e velista australiano Ian Kiernan. Nel 1987 Ian Kiernan, navigando attraverso gli oceani con la sua barca a vela, fu impressionato e disgustato dall'enorme quantità di rifiuti che incontrava ovunque andasse, anche nelle aree più incontaminate come il Mar dei Sargassi nei Caraibi.

Nel 1990, sull'onda di quello che fu un grande successo, venne mobilitata l'intera nazione, nella prima giornata di Clean Up Australia, che registrò una partecipazione di oltre 300.000 volontari. Nel 1993, Clean Up Australia coinvolse altri paesi nella sua campagna di impegno per la tutela dell'ambiente, dando vita alla prima edizione di Clean Up the World.

mercoledì 19 agosto 2009

Goletta Verde

100 aree critiche minacciano il mare italiano. Maglia nera per inquinamento a Calabria e Campania. Sale sul banco degli imputati il sistema di depurazione, di cui sono privi ben 18 milioni di italiani. È questo il bilancio di Goletta Verde che oggi ha concluso a Capalbio i suoi due mesi di navigazione. Un tour lungo oltre 2.000 miglia e 23 tappe per monitorare la salute del mare, denunciare i casi di mala gestione e gli abusi edilizi sui litorali.

FOTOGRAFIE »

Goletta Verde di Legambiente torna in porto - Altre fotografie

A presentare i risultati di due mesi di campagna questa mattina a Capalbio erano presenti:Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, Angelo Gentili, segreteria nazionale di Legambiente, Massimo Serafini, portavoce Goletta Verde, Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio, Francesca Maria Montemagno, responsabile comunicazione e marketing Renergies Italia, Andrea Di Stefano, responsabile relazioni istituzionali Novamont e Stefano Riva, amministratore delegato Weleda Italia.

Nella sua XXIV edizione, la storica campagna di Legambiente ha puntato i riflettori sui punti critici dell’ecosistema marino-costiero, analizzando le foci dei fiumi e i tratti di mare interessati da fenomeni di inquinamento, dalla mancata o scarsa depurazione agli scarichi illegali, ma anche le coste deturpate dal cemento vista mare e minacciate da nuovi appetiti speculativi. E il bilancio di questo viaggio è tutt’altro che positivo: gravemente inquinati l’81% dei campioni analizzati dai biologi del Cigno Verde, valori di inquinanti microbiologici oltre i limiti di legge per il restante 19% dei punti monitorati. Più che un campanello d’allarme i dati emersi dalle analisi di Goletta Verde soprattutto sulle foci dei corsi d’acqua delineano il quadro di un’emergenza nazionale: fortemente contaminati da coliformi, streptococchi fecali ed escherichia coli, i fiumi di tutto il Belpaese rappresentano la maggiore fonte di inquinamento per le acque dei nostri mari. Una situazione di cui le principali responsabilità vanno attribuite ai Comuni che scaricano i propri reflui nei corsi d’acqua senza effettuare un'adeguata depurazione o senza depurare affatto. Un quadro confermato dall'imminente avvio della procedura d’infrazione europea per il mancato trattamento delle acque reflue in ben 525 comuni con oltre 15mila abitanti e dal Rapporto Blue Book 2009 di Utilitatis e Anea secondo il quale l’85% degli italiani è servito dalla rete di fognatura e solo il 70% da un impianto di depurazione.

«Le conseguenze di un sistema di depurazione ancora inadeguato sono tangibili nel mare italiano – ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico nazionale di Legambiente -. I fiumi italiani sono troppo spesso considerati dei collettori che sversano in mare un carico di inquinanti microbiologici non solo pericoloso per la salute di ecosistema marino e cittadini, ma semplicemente vergognoso per quello che dovrebbe essere un Paese civile. Un mare in questo stato non può più aspettare risorse economiche che continuano ad essere stanziate per grandi e inutili infrastrutture, come il ponte sullo Stretto di Messina o le nuove autostrade, mentre sarebbe urgente impiegarle in opere pubbliche meno visibili ma più utili, come ad esempio i sistemi di fognatura e trattamento dei reflui fognari. Per garantire la salute dei bagnanti e la tutela dell’ambiente è necessario che entro la fine dell’anno il Ministero della Salute approvi il decreto attuativo, completando la normativa di recepimento della nuova direttiva sulla balneazione. Solo così riusciremmo a salvare la salute del nostro mare e il turismo italiano».

Tra le regioni costiere più importanti conquistano la maglia nera dell'estate 2009 la Calabria (con 15 punti critici, 1 ogni 47 km di costa), e la Campania (con 11 aree fortemente inquinate, 1 ogni 42 km). Promosse, invece, per qualità delle acque e una gestione sostenibile del territorio la Sardegna, con un punto critico ogni 432 chilometri di litorale e con 3 località che hanno conquistato il massimo riconoscimento delle cinque vele e altre 13 segnalate nella Guida Blu con quattro, e la Toscana con un'area inquinata ogni 300 chilometri di litorale e 3 località a cinque vele e altre 6 con le quattro le vele di Legambiente e Touring Club.

Il periplo di Goletta Verde lungo la Penisola ha messo a fuoco anche le eccellenze dei nostri litorali e ha promosso la conservazione della biodiversità e le Aree marine protette. Sono circa 300, infatti, le località costiere che si distinguono per la tutela dell’ambiente e promozione del turismo sostenibile inserite nelle Guida Blu di Legambiente e Touring Club. Le Cinque Vele sventolano su Isola del Giglio, Cinque Terre, Domus de Maria, Pollica Acciaroli e Pioppi, Capalbio, Castiglion della Pescaia, Nardò, Baunei, Ostuni, Santa Marina Salina, Noto, San Vito lo Capo e Posada. Altre 38 località hanno conquistato le quattro vele, sono invece 94 i comuni costieri a tre vele, mentre su 114 sventolano le due vele e su 35 sventola una sola vela.

«Dopo 24 anni di vedetta del mare quest'anno Goletta Verde si è concentrata maggiormente sull'analisi delle aree più critiche nel tentativo di recuperare quei tratti di costa inquinati a tal punto da non essere più oggetto di monitoraggio da parte delle istituzioni – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente -. Ma la nostra storica campagna ha anche promosso il turismo di qualità e le aree marine protette, incentivato la gestione sostenibile del sistema mare per valorizzare l' immensa risorsa di cui gode il nostro Paese grazie alle sue coste. Un viaggio quello di Goletta Verde che ha incrociato un numero sempre maggiore di nuovi pirati del mare: amministratori pubblici, affaristi del mattone che, in virtù di interessi economici e politici, sfregiano le coste, si impossessano indebitamente di tratti di litorale e concorrono alla deturpazione del patrimonio marino. Contro il degrado e lo sfregio del territorio - ha concluso Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - la risposta vincente arriva dalle eccellenze delle località delle cinque vele che puntando sulla mobilità sostenibile, sulla promozione dell'efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili, su un sistema efficiente ed efficace di depurazione rappresentano la «normalità virtuosa» che non subisce la crisi economica e sociale in atto nel nostro Paese ».

A minacciare mare e litorali italiani, infatti, non ci sono solo i batteri, ma anche le speculazioni e il cemento lungo costa, declinati nelle due fattispecie di case, villette, residence e alberghi vista mare da una parte, e nuovi porti dall’altra. Per convincersi dalla gravità della situazione bastano pochi numeri: solo nel 2008 sono stati 3.674 i casi accertati di abusi edilizi su demanio marittimo, 4.697 le persone denunciate e 1.569 i sequestri effettuati (Mare Monstrum 2009).

Come di consueto, a bordo di Goletta Verde hanno viaggiato anche i progetti di Legambiente che vedono il mare come risorsa in grado di unire e valorizzare le unicità del nostro Paese, come Lemilledop, Countdown 2010, Vivere i parchi, ma anche i consigli di Stop The Fever, la campagna dell’associazione per abbattere le emissioni di CO2 e fermare i cambiamenti climatici.

Goletta Verde ha, inoltre, acceso i riflettori sulla questione dell’atomo, ribadendo il suo «No» ad una scelta energetica che Legambiente definisce preistorica, insicura, inquinante, costosa, in declino e senza senso. Tra le iniziative che quest’anno hanno maggiormente caratterizzato Goletta Verde, infatti, un posto di primo piano è riservato a Per il Clima, contro il nucleare, la campagna di Legambiente per una corretta informazione sul nucleare, che promuove le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica.

Nella sua XXIV edizione Goletta Verde ha viaggiato anche grazie al 5x1000 degli italiani, al ai contributi di Novamont, azienda leader nella progettazione e produzione di bioplastiche, e Renergies Italia, punto di riferimento nella progettazione, produzione e installazione di moduli fotovoltaici.

«Siamo molto orgogliosi di aver contribuito alla campagna di Goletta Verde - ha dichiarato Andrea Di Stefano responsabile relazioni istituzionali Novamont -. Siamo convinti che la diffusione presso i cittadini di comportamenti volti all'affermazione di una cultura di rispetto dell'ambiente profondamente consapevole e diffusa nelle pratiche quotidiane sia una condizione imprescindibile per la promozione di uno sviluppo economico sostenibile».

Afferma Francesca Maria Montemagno, responsabile marketing e comunicazione di Renergies Italia: «Duemila miglia percorse insieme a Legambiente sono state una grande opportunità per sensibilizzare il pubblico ad un più corretto utilizzo dell'energia e per colloquiare con le autorità locali circa le modalità operative. L' installazione su Goletta Verde dell’applicazione da 330 Kw ci ha consentito di risparmiare quasi 40 kg di Co2 nei due mesi di campagna avendo prodotto poco più di 80.000 watt di energia. Non c’è dubbio che oggi le rinnovabili rappresentano un punto di svolta necessaria verso un’economia italiana dai tratti sempre più verdi. Sarebbe opportuno per l’intero Sistema Paese canalizzare gli investimenti in un serio programma di ricerca e sviluppo distogliendo l’attenzione da tecnologie la cui l’applicazione oltre che pericolosa non fornirebbe soluzione alle questioni energetiche nel medio termine»

Fonte: http://www.diariodelweb.it

giovedì 6 agosto 2009

FESTAMBIENTE - RISPESCIA

AGI) - Grosseto, 5 ago. - Un festival contro la crisi. Dieci giorni all'insegna delle buone pratiche della "green economy", dal risparmio all'efficienza energetica, passando per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, dal cibo sano e naturale all'efficienza della differenziata. E ancora dibattiti, concerti, musica, teatro, animazione bambini e blitz ambientalisti. In una sola parola Festambiente 2009, dal 7 al 16 agosto 2009 a Rispescia (Gr) nello splendido scenario del Parco della Maremma, XXI° edizione del festival internazionale di ecologia e solidarieta' targato Legambiente. Ma Festambiente e' prima di tutto un festival a impatto Zero: anche quest'anno la manifestazione aderisce alla campagna nazionale "Azzero CO2" adottando misure concrete per abbattere il proprio impatto ambientale e neutralizzando le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, sia attraverso una rigorosa politica di gestione di rifiuti solidi: NO ai bicchieri e alle stoviglie di plastica, SI a quelle di ceramica, vetro e mais, interamente biodegradabili. Semaforo verde anche alla raccolta differenziata dei rifiuti che lo scorso anno ha superato il 90% avviati al riciclo e al compostaggio. E anche la musica e' sostenibile. Da quest'anno il palco di Festambiente sara' piu' luminoso e pulito grazie alla collaborazione con Ecoluce: un sistema che sfrutta l'energia solare per ridurre a zero l'impatto ambientale durante concerti ed eventi. Il sistema e' composto da pannelli solari sistemati sul palco che trasformano l'energia solare in corrente elettrica, riducendo a zero le emissioni di CO2 e non gravando cosi' sull'ambiente per un futuro migliore e piu' ecologico. Inoltre sara' realizzato in collaborazione con la Regione Toscana un monitor che indichera' in tempo reale le emissioni della manifestazione e i relativi azzeramenti della CO2 prodotta attraverso la piantumazione di alberi.

lunedì 13 luglio 2009

Rapporto Ecomafia 2009



Doppio appuntamento con la legalità a LODI


Lunedì 13 luglio, ore 21.00
Cortile del Teatro alle Vigne di Lodi, via Cavour 66
Proiezione del film "FORTAPASC", nell'ambito della rassegna "Cinema sotto le stelle"

FORTAPASC è un film di Marco RISI che racconta la straordinaria storia di
Giancarlo SIANI, un giovane giornalista pubblicista napoletano. Fu ucciso a
Napoli, la sera del 23 settembre 1985, sotto casa, nel quartiere residenziale del vomero: aveva compiuto 26 anni il 19 settembre, pochi giorni prima.

Giovedì 16 luglio 2009, ore 21.00 presso la Libreria "Sommaruga", via Vittorio Emanuele II n. 66 Presentazione del RAPPORTO ECOMAFIA 2009
(Edizioni Ambiente, Milano 2009)

Intervengono:
Sergio CANNAVO' - Vicepresidente di Legambiente Lombardia
Giulio CAVALLI - Attore e responsabile del Centro di documentazione Teatro
Civile presso il Teatro Nebiolo
Lorenzo FRIGERIO - Referente per la Lombardia di LIBERA

Organizzano: Centro Documentazione Teatro Civile - Teatro Nebiolo di Tavazzano, Legambiente Lombardia, Libera.
Associazioni, nomi e numeri contro la mafie - Regione Lombardia con la
collaborazione della Libreria Sommaruga di Lodi.

RAPPORTO ECOMAFIA 2009
I numeri e le storie della criminalità ambientale
Il caso Lombardia: le ecomafie del Nord

I traffici di rifiuti e l’abusivismo edilizio. La criminalità nel comparto
agricolo, gli incendi dolosi, il racket degli animali e il saccheggio dei
beni archeologici. I nomi dei clan mafiosi coinvolti, i numeri delle attività di repressione da parte delle forze dell’ordine, le storie di aggressione criminale alle risorse ambientali del nostro paese e della Lombardia. E uno sguardo al futuro della regione che ospiterà l'Expo.

Ricordiamo, infine, che giovedì 16 luglio 2009, alle ore 17.00 presso la
sede di Legambiente Lodi (Via delle Orfane 22), si terrà una riunione di
singoli e associazioni che negli ultimi anni si sono occupati di legalità e
lotta alle mafie nel lodigiano, per valutare insieme quali iniziative
assumere per dare continuità e gli spazi per l'eventuale costituzione di un
coordinamento provinciale di Libera.