venerdì 14 novembre 2008

Risultati di Pendolaria

Fonte: Il Cittadino - Lodi

I pendolari che hanno scelto l’A1 sono arrivati alla meta con un’ora e 5 minuti di ritardo, imbottigliati fra traffico e smog
Da Lodi a Milano è meglio andare in treno
Ieri mattina la gara tra mezzi di trasporto ideata da Legambiente

Il treno stravince. Anche se sporco, anche se in ritardo, anche se pieno zeppo di gente. Perché sfrecciando sui binari si arriva a destinazione in Milano con un’ora di anticipo rispetto alla quattro ruote, proprio come è successo ieri ai pendolari lodigiani che hanno deciso di partecipare al “Trofeo Caronte”.Per la terza volta consecutiva, Legambiente ha organizzato la sfida spericolata fra treni e automobili, per vedere chi arriva prima alla sede di via Mercadante, nei pressi di corso Buenos Aires. Ma come sempre, non c’è storia: i vagoni corrono più veloci e sono persino più affidabili, mentre i viaggiatori che si mettono al volante hanno l’impressione di cavalcare una lumaca nel traffico impazzito.La squadra di pendolari si è data appuntamento ieri mattina alla stazione di Lodi, la partenza era fissata per le 8.20. Il treno è arrivato a destinazione alle 9.15, mentre la quattro ruote alle 10.19. Con un ritardo di un’ora e cinque minuti nel bagagliaio. E dopo due ore passate in un abitacolo cercando di non respirare troppo gas di scarico e pensando al modo per saltare almeno un pezzo di coda. Il risultato non si allontana dai numeri registrati sulle altre tratte: il treno è più veloce 15 volte su 17.Senza contare che i viaggiatori a bordo del convoglio hanno pagato un biglietto di 4,05 euro, mentre gli automobilisti hanno dovuto sborsare la bellezza di 14,80 euro fra pedaggio, benzina e sosta.Il treno può sventolare il suo trofeo, anche se la strada per raggiungere un trasporto di qualità è ancora lontana. L’esperimento ha messo in luce le “macchie nere” di un sistema che non funziona, perché nella provincia milanese ci sono ancora diversi centri dove le linee su ferro non passano. Per esempio Paullo, insieme a tutti quei paesi che si sono visti negare gli investimenti per un miglioramento dei servizi. Qui gli autobus se ne stanno incolonnati nel traffico, impiegando cinquanta minuti per fare 10 chilometri. «Il trasporto pubblico locale continua a rappresentare l’elemento di più vistoso ritardo infrastrutturale della Lombardia e i segnali di questi giorni non fanno sperare in alcuna inversione di tendenza - dichiara Damiano Di Simine, presidente regionale di Legambiente -. Eppure è di chiara evidenza che un servizio di mobilità affidabile, confortevole, pulito e sicuro costituisce l’elemento chiave su cui valutare le prestazioni di una metropoli: vorremmo tanto che la sfida di un trasporto pubblico alla pari con quello di altre grandi città europee diventasse il grande obiettivo su cui verificare le tappe di avvicinamento di Milano a Expo 2015». Greta Boni

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